Lettori fissi

martedì 3 aprile 2012

PER NOI CHE LE ALTRE 2


Lo sgambetto

Sarà capitato anche a voi.
Struscio per le vie del centro: il tacco chilometrico del nuovo stivale 
griffato si arpiona alla grata di un tombino. 


Paonazze in preda alla disperazione noi,
 compiaciute e raggianti le amiche che ci accompagnano
 “hai voluto fare la vamp e adesso svampa di vergogna!”.

Cena coi colleghi di lavoro: i boy esibiscono la gnocca di turno come uno stendardo “anvedi cò chi stò”, mentre loro, 
avvinghiate al malcapitato con stretta da pitone, puntano ogni presenza femminile come cecchini in agguato.

Tutto il giorno a paventare solidarietà femminile in crociata rosa
 e poi siamo le prime a fare lo sgambetto a chi viaggia una spanna avanti.

Che sia bella o cozza, che sia capace o imbranata,
 ci ingegneremo come solo noi sappiamo fare per qualche sgambetto
 che accorci la distanza tra noi e la prima donna di turno.

Fiutiamo i suoi punti deboli come un segugio affamato la sua preda ferita. 


Sorridiamo, ci fingiamo disponibili alla collaborazione, ci scambiamo trucchi e vestiti ma, sull’orlo del precipizio siamo le prime a dare la spinta fatale.


Una pentola a pressione vive con meno tensione,
 tiriamo il fiato amiche mie!


È pur vero che veniamo cresciute con la filosofia del sopravvivere nella giungla, ingozzate come anatre da patè a orgoglio e spirito competitivo, 
ma alla lunga questa adrenalina ci si ritorce contro.


Ormai è un dato di fatto mie care, oltre che un gran dispendio di energie,
 la rughetta sulla fronte si accentua, la gastrite gorgoglia 
e la chioma si assottiglia.


In tempi dove un giro di botox vale quanto l’anticipo 
del bilocale in centro, 
direi che è più lungimirante sotterrare l’ascia di guerra e sorridere beatamente, aspettando tempi migliori.


Il fegato e il portafogli ringrazieranno.

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